lunedì 10 maggio 2010

TRA LE RIGHE DI "JACK FRUSCIANTE È USCITO DAL GRUPPO"



Oltre alle innumerevoli citazioni musicali, nel romanzo sono presenti anche molti riferimenti letterari che prendono in considerazione libri scritti da altri autori, spesso per creare delle similitudini. Creano, quindi, una sorta di “integrazione”, comparando alcuni degli aspetti principali del libro a quelli citati. Il giovane Holden, del 1951, è il romanzo di formazione maggiormente riportato tra le righe di “Jack Frusciante”. Lo scrittore americano Jerome David Salinger racconta la storia di un sedicenne che si ribella al mondo in cui vive. Alex, il protagonista del racconto di Enrico Brizzi, e Holden, hanno molti aspetti simili: l’età, il taglio di capelli, l’odio verso la scuola, il vivere un’amicizia importante. E il fatto che in entrambi i romanzi sono presenti i loro pensieri e criteri interrompendo il progredire della storia. Come Holden, Alex vive quel momento della vita in cui avviene una formazione, una maturità, conoscendo emozioni e impulsi nuovi, estraendosi perciò dalla vita precedente. Per esempio l’innamoramento. L’amore che Alex prova per Adelaide è comparabile a quello che Holden sentiva per Jane. Entrambe le storie si basano su un’amicizia vera, avvicinandosi poco a poco senza mai esagerare. In questo punto Enrico Brizzi si collega al libro “Il piccolo principe”, del 43’. Antoine de Saint-Exupéry, scrittore e pilota francese di cui è ancora ignota la morte, scrive questo racconto che a prima vista potrebbe sembrare infantile, ma che racchiude i sentimenti più importanti: amicizia, fiducia e amore. La volpe e il piccolo principe instaurano un rapporto conoscendosi e fidandosi cautamente, come i nostri protagonisti (Alex e Aidi). Pier Vittorio Tondelli, uno scrittore italiano del 1955, citato spesso dall’autore di Jack Frusciante, diventa gestore del teatro del suo paese (Correggio), lavorando anche allo spettacolo basato proprio sul libro “Il piccolo principe”. Anche “Due di due” di Andrea de Carlo è presente per comparare la storia tra Alex e Adelaide. Il romanzo, del 1989, tratta la storia di due ragazzi, Mario e Guido, che si conoscono tra i banchi di scuola al liceo, conoscendosi pian piano. Tra i due nasce un legame forte, che non viene distrutto nemmeno dal loro distacco, alla fine della scuola. Anche Aidi deve separarsi da Alex a causa della partenza verso gli Stati Uniti. In “Jack Frusciante”, però, non scopriamo solo il lato “romantico” di Alex, bensì anche quello “ribelle”. Per questo motivo viene nominato il romanzo “Sulla Strada” di Jack Kerouac, un esponente della beat generation, che pubblica il libro nel 1957. Parla del desiderio di alcuni ragazzi di avere una vita fatta solo di esperienze, tra cui alcol, sesso e viaggi all’estero. Questo modo di vedere le cose ricorda molto Alex, le sue “serate etiliche” e il bisogno di scoprire quella parte di mondo a lui sconosciuto.

Giulia Vigolo

13 commenti:

  1. Non notare le citazioni a "Il giovane Holden" in "jack frusciante è uscito dal gruppo" è impossibile, vorrei aggiungere inoltre che tutti e due vogliono "uscire dal gruppo", ad esempio Holden si vuole liberare di quelli che chiama "balordi" o "palloni gonfiati" che a volte si rivelano essere i suoi stessi compagni di scuola, per provare nuove esperienze, e lo stesso comportamento lo troviamo nel romanzo di Brizzi, inizialmente in Martino e poi anche in Alex. Brava, bel post, completo e interessante.

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  2. Effettivamente Alex potrebbe essere un pò un Holden, contestualizzato però negli anni Novanta, infatti entrambi sono di base due perfetti anticonformisti.
    Comunque, vedendo come anche nel suo romanzo, Brizzi ha inserito caratteristiche dei protagonisti presenti in altri racconti quali Due di Due o Il Piccolo Principe, capiamo quanto importanti fossero quei romanzi non solo per l'autore, ma capiamo anche quanto siano stati letti dalla gioventù di una ventina scarsa di anni fa.
    Post comunque interessante e ben fatto. Complimenti!

    Gian Marco Carlan

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  3. Sul serio Holden e Alex hanno lo stesso taglio di capelli? Quale sarebbe l'amicizia di Holden?

    Trovo questo libro molto più significativo e denso di significati rispetto a "Il Giovane Holden". Holden è esagerato odia tutti (probabilmente anche se stesso), e la sua storia affronta temi più superficiali, le sue emozioni sono troppo amplificate: si mette a piangere perché gli sfugge di mano un disco che voleva regalare alla sorella! Holden sembra che non sappia neanche stare al mondo, mentre Alex si.
    Non metto in dubbio che nel libro ci siano molti riferimenti a "Il giovane Holden", ma ce ne sono altrettanti anche ad altri libri (quelli menzionati nel post), a molti gruppi musicali ma soprattutto anche a molti registi e film, solo che forse notiamo di più i riferimenti a Holden perché l'abbiamo letto di fresco.

    Stefano

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  4. Il fatto che Holden sembra odiare tutti non lo condivido affatto, possiamo vedere in svariate occasioni che sotto l'aspetto autolesionista di Caulfield vive un animo gentile (questua alle suore)e il fatto del disco che cade e si rompe, con le conseguenti lacrime contrasta con tutto quello che nel romanzo è narrato precedentemente (holden arriva ad affrontare Maurice, un uomo molto più anziano di lui e incassa un bel cartone) , con questo gesto si evidenzia il forte carattere di Holden. L'affetto che dimostra verso la sorella, destinataria del cd, è commovente, mentre a qualcuno sembra invece una quisquilia.

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  5. Tutti i riferimenti scritti nel post son molto interessanti anche se cade subito all'occhio la somiglianza tra il libro "Jack Frusciante è uscito dal gruppo" e "Il giovane Holden". Infatti, oltre al protagonista, i due libri hanno in comune anche il modo di scrittura, come ad esempio quando i protagonisti esprimono i loro pensieri. Tutti questi sono segni di come, secondo me, l'autore di "Jack Frusciante" sia stato influenzato dalla lettura del più "vecchio" "Il giovane Holden" e di come ne sia uscito affascinato dalla sua lettura.

    Alessandro Bregalda

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  6. Sicuramente è molto evidente la somiglianza tra questi due bei romanzi. Lo scrittore Brizzi anche se avesse preso spunto dal libro di Salinger trovo che abbia fatto un vero capolavoro.
    "Jack frusciante è uscito dal gruppo" è infatti uno dei pochi libri dove ci si può immedesimare nel protagonista stesso del libro e in più istruirsi sulle idee politiche, musicali, cinematografiche e di moda degli anni novanta. Tra "Jack Frusciante è uscito dal gruppo" e "Il Giovane Holden" sicuramente mi ha coinvolto maggiormente il romanzo di Brizzi, probabilmente perchè più recente di quello di Salinger.

    Lombarda Diego

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  7. Stefano, concordo sul fatto che abbiamo notato di più i riferimenti al Giovane Holden perchè lo abbiamo letto, però il Caulfield non è come lo hai descritto tu. Non penso si possa dire che non sapesse stare al mondo e poi il fatto che si mette a piangere perchè rompe il disco che voleva regalare a Phoebe non mi sembra proprio un buon esempio come ha fatto notare Marco...
    Per quanto riguarda il post, penso sia abbastanza esauriente nel far capire le varie comparazioni ed è interessante notare come Brizzi abbia saputo fondere in un unico personaggio tanti concetti e caratteristiche presenti in più romanzi.

    Luca Mattarolo

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  8. I due libri che abbiamo letto hanno davvero due protagonisti molto simili in molti aspetti elencati in questo post; dalla mia impressione, però, Holden e Alex vedono in modo diverso il mondo che li circonda: il primo prova un odio represso verso tutti, mentre il secondo è molto più aperto agli altri e questo si dimostra in particolar modo dall'amicizia con Martino che mi è sembrata molto significativa e intensa considerando anche il momento della morte. Alex e Holden sono due ragazzi che vogliono scoprire il mondo, che vogliono fare nuove esperienze e, anche se a prima vista sembrano non voler usare la testa, poi si dimostrano consapevoli e ragionevoli (un esempio lampante è il rifiuto di Holden davanti alla prostituta). Due romanzi che hanno molto in comune, che seguono lo stesso filo che lega due giovani nei quali qualcuno di noi si potrebbe benissimo identificare (io no!). Un altro aspetto molto interessante è il riferimento a canzoni, romanzi e autori che Brizzi fa nel suo "Jack Frusciante è uscito dal gruppo": in unico libro un mix davvero avvincente e originale!
    Alessia Zaroccolo

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  9. Devo dire che il libro di Brizzi mi è piaciuto molto di più rispetto a “Il giovane Holden”. Nel primo sono riuscito a identificarmi molto di più, nei fatti e nelle cose che sono successe (le serate etiliche per esempio…). Holden come personaggio non mi è piaciuto del tutto, in certi aspetti si e in altri no; condivo alcuni pensieri di Stefano ma anche quello di Marco sul fatto del disco per esempio.
    È vero che in "Jack Frusciante è uscito dal gruppo" si trovano molti riferimenti al libro di Salinger, ma anche altrettanti per altri libri o per delle canzoni (come si può capire anche dal post pubblicato da Nemanja sulla canzone dei Beatles).
    Bel post Giulia brava.

    Matteo Zoppello

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  10. Concordo con zopp. Ne "Il giovane Holden" non sono riuscito neanche io più di tanto a rapportarmi, in quanto non conosco nessuno a cui non piaccia praticamente nulla e che ripudia ogni cosa, qualsiasi cosa, facendo ogni volta l'esatto contrario rispetto agli altri.
    Ad ogni modo i romanzi, anche se così diversi esteriormente, sono accomunati da una cosa in particolare: rappresentano, infatti, entrambi la crescita e la formazione.

    Denis Guerra

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  11. Io invece ho apprezzato di più "Il Giovane Holden". Al di là di come è stato scritto il romanzo, Holden era un tipo molto più interessante di Alex. L'ultimo è un ragazzo qualunque con niente di particolarmente speciale, forse proprio questo rispecchiarsi in Alex l'ha reso più simpatico agli occhi dei più.
    Nonostante siano simili per i motivi già spiegati dai miei compagni, Alex e Holden sono molto diversi.

    Federica Magnabosco

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  13. Le citazioni di grandi testi aiuta a fortificare il concetto, cioè grazie ad una citazione riusciamo a capire di più cosa ci vuole dire l’autore .Tuttavia non sempre le persone conoscono i libri citati, così alcune frasi diventano inutili. Grazie a Giulia, però, ora possiamo capire di più a cosa si riferiva Brizzi.
    Bel post Giu!!


    Marta Iselle

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