giovedì 6 maggio 2010

1992:perchè il sistema faceva acqua


“ Tutto era cominciato un mattino d'inverno, il 17 Febbraio 1992, quando, con un mandato d'arresto, una vettura dal lampeggiante azzurro si era fermata al Pio albergo Trivulzio e prelevava l'ingegner Mario Chiesa, esponente del Partito Socialista Italiano .
Lo pescano mentre ha appena intascato una bustarella di sette milioni, la metà del pattuito, dal proprietario di una piccola azienda di pulizie che, come altri fornitori, deve versare il suo obolo, il 10 per cento dell'appalto ”
(Enzo Biagi)


La Milano “da bere”, la Milano del benessere, del lavoro, dell'industria, la Milano degli anni '80, la Milano di Bettino Craxi.
E' da questa Milano in esplosione economica che parte la rivoluzione.
Questa rivoluzione, che scoverà il fior fior della società italiana, dai politici, agli imprenditori, ai ministri, ai deputati ,ai senatori della repubblica ,agli ex presidenti del consiglio con le mani davvero sporche.
Sporcate irreparabilmente da anni di bustarelle e miliardi di lire sottobanco.
E ,purtroppo, non basterà il sapone a lavare le colpevoli mani degli imputati che crearono un vero e proprio stato di guerra, di guerra allo stato e a tutto ciò che si può chiamare giustizia.

“Chi prende il potere allunga le mani, chi sfugge al dovere se ne lava le mani , le mani, che sanno tradire, che sanno soffrire e che sanno sbranare.
Le mani spietate che danno la fine, le mani assassine, le mani legate, le mani ferite, le mani pulite… “

In questo caso il primo ad essere beccato con “le mani nel vasetto della marmellata” fu proprio Mario Chiesa, segretario del partito di Craxi, uno dei gestori degli appalti nella Milano fine anni '80.
Appalto è un termine che indica un concorso pubblico ed imparziale per affidare a degli imprenditori dei lavori pagati dalla pubblica amministrazione quali, ad esempio, la costruzione di autostrade.
Ma quasi mai la clausola dell' imparzialità fu rispettata.
Bastò allungare al ministro di turno, al segretario di partito, al sindaco di larghe vedute qualche “mancetta” e l'appalto era garantito.
Questa macchia di disonestà si allargò ben presto oltre i confini di Milano, raggiungendo personaggi di spicco della società Italiana di ogni ideologia politica.
Il protagonista di questa max-indagine fu l'allora sostituto procuratore Antonio Di Pietro,che dopo anni di indagini , portò alla luce un numero spropositato di casi, di testimonianze e di confessioni.
Soprattutto per questo, si contano a decine i suicidi eccellenti, giudicati poi solo degli atti di vigliaccheria per chi si era fatto troppo tardi una coscienza.
E forse un po' di moralità e di onestà non avrebbero davvero guastato.


Francesca Baldisseri

15 commenti:

  1. Secondo me quegli anni furono in qualche modo i più rivoluzionari nella storia d'Italia ma allo stesso tempo furono anche i più scandalosi. Purtroppo però, quello che successe con "mani pulite" a mio avviso non servì da lezione, in quanto ci sono ancora tutt'oggi forme di corruzione e gare a chi si prende l'appalto più grosso. Speriamo solo che a mano a mano che passa il tempo, le cose migliorino anche se ne dubito.

    Alessandro Bregalda

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  2. E' effettivamente vero che, secondo me, il caso "mani pulite" non è servito a ridurre la corruzione. Anzi, per certi aspetti si sente parlare ancora di più di gente che intasca soldi in cambio di favoritismi, sopratutto in ambito di appalti o anche in ambito giudiziario. Oltretutto, le forme di controllo istituite dallo Stato, come ad esempio la Guardia di Finanza, secondo me sono quasi del tutto inutili, perché sono fra le prime a essere corrotte.

    Gian Marco Carlan

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  3. Francesca devi giustificare i margini. fatti spiegare come si fa.

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  4. "Mani pulite" ha aiutato molto la lotta alla corruzione, il problema è che adesso viene rimesso in discussione tutto. Il caso simbolo fu quello di Betino Craxi, accusato ma mai processato poiché è scappato in Tunisia, dove è morto qualche anno dopo (nel 2000). Fino alla condanna definitiva un'imputato è presunto innocente davanti alla legge, ma secondo voi un'innocente scappa? C'è chi lo pensa, poiché Craxi ha tutt'oggi un sacco di sostenitori e ammiratori che difendono la sua memoria. Oggi la corruzione sta riprendendo piede, un numero impressionante di politici di tutti gli schieramenti ha almeno un processo in corso, c'è anche chi ne ha due o tre; ma la gente non si impressiona, sembra averci fatto il callo, sembra la consideri una cosa normale. Io penso che sia quasi più grave il fatto che la gente non si preoccupi tanto della corruzione, piuttosto che la corruzione stessa.
    Il post è interessante, ma poco documentativo, anche se era difficile fare altrimenti. Mi piace molto il titolo.

    Stefano

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  5. Prima di tutto complimenti a Francesca per l'immagine e il titolo perché mi sono piaciuti molto.
    Purtroppo è vero che la corruzione esiste ancora oggi e secondo me continuerà ad esistere finché la gente non saprà guardare un po' più in là dei soldi; è una cosa penso impossibile da pensare in una società formata da persone che mirano molto spesso solo ad apparire per i soldi che hanno. È terribile che l'uomo sia dipendente dai soldi e che faccia ruotare la sua vita soltanto intorno ad essi: so benissimo che senza soldi non si va da nessuna parte, però non è assolutamente giusto arrivare a farsi corrompere o a cadere nell'illegalità per causa loro.
    Alessia Zaroccolo

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  6. Però è anche facile "parlare", o meglio, accusare chi si sporca le mani. Chiarisco che non metto in dubbio in alcun modo che sia una cosa sbagliata ma mi riferisco al commento di Alessia che recita "non è assolutamente giusto arrivare a farsi corrompere o a cadere nell'illegalità per causa loro (soldi)". Adesso risulta facile dire che è una cosa sbagliata, ma vorrei proprio vedere se con una bustarella da qualche milione Alessia si indignerebbe e lo scaccierebbe l'offerente a calci sul di dietro. Alle volte anche le persone più insospettabili possono avere una coscienza sporca.

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  7. Hai perfettamente ragione Marco.
    E troppo facile dire che è vergognoso che le persone che ci rappresentano siano corrotte e che quasi tutte siano sotto uno o più processi (e concordo anche con le considerazioni fatte a tal proposito da Stefano); e il discorso vale anche in generale. Vergognoso lo è eccome e tali fatti sono da punire... ma prima di accusare tanto dovremmo pensare: "E se fosse stata proposta a me la bustarella come mi sarei comportato?" e soprattutto "Posso dire di essere a posto con la coscienza?".
    Solo perchè il sistema dal 1992 ad oggi ha fatto e fa acqua, solo perchè "il mondo è fatto per i furbi" dobbiamo farci 'furbi' anche noi (che poi non è tanto essere furbi ma piuttosto disonesti verso gli altri)??? Finchè salirà al governo gente che la pensa così l'Italia continuerà a fare acqua e solo quei relativamente pochi corrotti paperoni staranno abbondantemente a galla e vedranno le altre persone affogare pian piano... ma tanto loro sono apposto con la coscienza, ci mancherebbe...
    Fondamentalmente è questo il problema del nostro Paese, ovvero che chi comanda non si fa scrupoli e pensa solo ad arricchirsi il più possibile anche illegalmente, almeno io la penso così.

    Luca Mattarolo

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  8. Non sei l'unico, Luca. Ovviamente i media "gonfiano" qualcosa, ma non più di tanto. Soldi, soldi e soldi, a palate, vangate se vogliamo; solo a quelli pensano gli "eccellenti". È lecito pensarci, per carità, ma un conto è perseguirli per vie lecite, un altro sono le tangenti...beh se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, almeno con gli appalti truccati non c'è stato un "effetto Vajont". Sinceramente, mea culpa, non sapevo niente del governo di Craxi, ma sapere che se l'è "battuta" a seguito dell'indagine...certo non fa una bella impressione. Comunque, un immagine strepitosa, Francesca.

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  9. A Marco: è vero che a parole siamo bravi tutti e che davanti a qualche milione di euro chiunque farebbe fatica a resistere, però allora diventa difficile poter pensare che il mondo possa uscire dalla corruzione; bisogna sempre sperare, alla fin dei conti non si tratta di un sogno fantastico, ma di una cosa che si potrebbe realizzare grazie alla capacità dell'uomo di non farsi tentare dai soldi sapendo di fare una cosa sbagliata.
    Alessia Zaroccolo

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  10. Io credo che la corruzione, sopratutto nel nostro paese, sia veramente difficile da eliminare. Un'esempio tangibile della presenza costante della corruzione è stato anche il terremoto all'Aquila. In quell'occasione si è potuto notare che gli appalti per la costruzione delle case, affidati alla mafia, non solo hanno avuto come causa l'alimentare ancora di più la malavita ma hanno causato la morte di molte persone. Le case infatti erano state edificate con materiali scadenti (con quantità troppo elevate di sabbia nel cemento per esempio) quindi poco resistenti, per questo motivo quando si è verificato il terremoto le case sono cadute come castelli di sabbia. Si spera che dopo l'errore fatto in precedenza i nuovi appalti non siano stati fatti sotto corruzione ma nel nostro paese credo non ci si possa più stupire di niente.

    Lombarda Diego

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  11. Dai tanti commenti fatti si può notare che, giustamente, ci sono molte differenze d’idee.
    Condivido molti commenti: che in Italia la corruzione è tanta, che l’operazione “mani pulite” può essere servita nel ’92 appena effettuata ma che ora come ora non se ne vedono gli effetti, che molto probabilmente nel terremoto dell’Aquila ci sarebbero stati meno morti se gli appalti non fossero stati vinti grazie alle “mazzette”. Su un commento di Marco però troverei da ridire: si, è vero che prima di parlare bisogna mettersi nei panni di chi l’azione l’ha compiuta, però secondo me è altrettanto vero che io come persona non riuscirei ad accettare delle mazzette per poi magari veder morire centinaia di persone perché a causa mia delle case non erano state costruite bene! No questo no.
    Però con lui sono d’accordo sul fatto che a volte anche le persone meno sospettabili possono avere una coscienza sporca.
    Bel post Francesca.

    Matteo Zoppello

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  12. La corruzione in Italia è una realtà già da molti anni (sicuramente molto prima anche del 1992) e non credo neppure io che la corruzione dopo quel fatto abbia avuto un benché minimo calo. Ad ogni modo, non ci resta che sperare che la corruzione in un prossimo futuro possa ridursi (non sparire perché sarebbe impossibile), ma per far ciò bisogna che almeno alcune persone si rifiutino di ricevere tali "mazzette" e che denuncino tutto alla polizia in modo da smascherare i colevoli.

    Denis Guerra

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  13. Penso che la corruzione sia una realtà che rimarrà molto a lungo in vita, non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Le persone oneste vanno scomparendo e una soluzione a questo problema è difficile da trovare. Speriamo tuttavia che qualcuno ci illumini e cambi le regole.

    Federica Magnabosco

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  14. Corruzione, in Italia è una realtà viva e vegeta, che va a braccetto con sua sorella "evasione fiscale". E' ovvio che è difficile rifiutare delle bustarelle, ma a volte bisogna scegliere la strada più in salita o comunque pensare alle conseguenze! Al giorno d'oggi in parlamento ci sono tanti, direi quasi tutti, politici corrotti o evasori. Tra questi ce n'è uno con una grande faccia di bronzo, l'attuale presidente del consiglio : sbandiera a tutti le sue "intenzioni" circa il combattere la corruzione, ma dimentica che su di lui c'è un processo per corruzione, e dice di voler combattere l'evasione, anche qua dimentica che ha due processi per evasione fiscale!. Comunque sia a destra che a sinistra la faccenda è veramente vergognosa. Per riprendere il post sono molto d'accordo sull'ultima frase, anche se non credo che con l'attuale governo si possano cambiare le cose, almeno fino a quando si cerca in tutti i modi di mandare via o "accettare" le risorse del nostro paese e di vendere fumo. Anzi, credo che per cambiare le cose bisognerebbe rivedere almeno tutto il parlamento, sia a destra che a sinistra, perchè quando si parla di corruzione quelli che si salvano sono in pochi secondo me.

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  15. Ma perchè sembra che la corruzione ci sia solo in Italia? Cavoli, per mafia e compagnia bella secondo me siamo considerati i peggiori al mondo. Italiano è sinonimo di pizza e mafia.
    Il nostro sistema è troppo aperto agli evasori e ai criminali. Se commetti un crimine il giorno dopo sei gia fuori di prigione, mentre in paesi come l'America ora che ti fanno uscire ne passa di tempo.
    Tutti i politici (e poi governanti) dicono e hanno sempre detto di volere riformare l'Italia, di volerci riportare ai vertici e di voler risolvere questi problemi che ci affliggono soprattutto nel sud italia. Non è possibile che alla fine ognuno pensa ai propri interessi. Pure Di Pietro che era un egregio magistrato ora non è altro che un politico succhia soldi. Bisogna cambiare e penso che ognuno di noi lo sappia, ma con i governi che abbiamo , sia di destra che di sinistra, questa cosa non sarà possibile ancora per molto.
    Samuele Saggiorato

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