giovedì 27 maggio 2010

CL-Setta o movimento religioso?


Il movimento Comunione e Liberazione è stato fondato nel 1954 da don Luigi Giussani, che iniziò ad insegnare in un liceo di Milano, come proposta ai giovani nelle scuole, per seguire un percorso di fede allo scopo di porre la presenza di Cristo come l'unica risposta alle esigenze umane; inizialmente si chiamava infatti Gioventù Studentesca (GS). Il pensiero giussiano si basa su tre princìpi fondamentali: cultura, carità e missione, considerano infatti l'arte una delle più alte espressioni dell'uomo, vengono educati attraverso la “caritativa” non intesa come volontariato ma come educazione del cuore alla gratuità e, infine, tutto il movimento è missionario, fin dal 1960, quando degli studenti partirono missionari per il Brasile. Per quanto riguarda la politica, nonostante CL voglia presentarsi solo come un movimento ecclesiastico, ci sono vari episodi di intromissione nel panorama politico italiano: da ricordare ad esempio le polemiche riguardanti l'aborto o il divorzio. Il nome “Comunione e Liberazione” deriva dal titolo di un volantino diffuso dagli universitari del '69 che polemizzava sulla cultura del periodo: mentre la sinistra proclamava la rivoluzione come percorso di liberazione dell'uomo, i ciellini(gli aderenti al movimento CL) dichiaravano che tale via era percorribile solo nella comunione cristiana, con cui sarebbe possibile la vera liberazione. CL è molto presente anche nelle università (CLU), cosa assolutamente vista di cattivo occhio dal panorama studentesco generale, dato che, comunque, i “seguaci” non rispettano i valori posti dal fondatore, che dice infatti “CL in università è un fatto politico più che un fatto ecclesiale, e questo ci strozza”, infatti, molti ciellini, si espongono in politica, una gran parte di essi sono iscritti al Popolo della Libertà. Il movimento CL non è molto ben visto dalla popolazione più liberale: gli aderenti vengono spesso definiti “bigotti” e sono considerati dai giovani meno cattolici come un movimento che somiglia ad una setta, una sorta di mafia meno truce, che non uccide con i fucili, ma è organizzata allo stesso modo. Queste sono chiaramente considerazioni forse eccessive, ma piuttosto diffuse stando a quello che si trova in rete. Tutto questo è poi supportato dal fatto che molti giovani aderenti a questo movimento trovano facilmente importanti sbocchi lavorativi subito dopo la laurea, pur non avendo i requisiti necessari.

Laura Sanson

13 commenti:

  1. Ve l'avevo detto che la CL era più considerabile centro destra che centro (ancora nel post di Gian Marco). Teoricamente è di centro ma praticamente no. Interessante comunque questo post, non credevo che la CL esistesse ancora. Comunque non capisco come spera la CL non entrando in politica a raggiungere i propri obbiettivi, infatti il ramo universitario si è inserita nel campo politico. Il post è interessante, non sapevo molto della CL, il titolo però mi sembra un po' esagerato.

    Stefano

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  2. Effettivamente salta subito all'occhio qual'è la vera connotazione politica dei ciellini, anche se era praticamente ovvio che, nonostante i principi della CL siano contrari a entrare in politica, direi che è stata una cosa inevitabile, poichè è in politica che possono venir fuori le esigenze di un gruppo di persone.
    Anch'io comunque, prima di leggere Jack Frusciante è Uscito Dal Gruppo, non avevo nemmeno mai sentito parlare di questo movimento. Il post è davvero molto interessante, complimenti.

    Gian Marco Carlan

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  3. Non capisco il commento di Gian Marco. Cosa centra che salta subito all' occhio la connotazione politica dei ciellini? Non capisco se sia una riflessione personle oppure ispirata dal post. Piuttosto vedendo che la CL era, o meglio, è legata fortemente con la chiesa tenderei a considerarla come uno schieramento politico di sinistra. Comunque nel post hai scritto proprio tutto e bene, ciò che riguarda la CL, brava.

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  4. Marco, l'abbinamento sinistra-chiesa non è uno dei migliori se dobbiamo dirla tutta, anzi come è scritto nel post molti ciellini sono simpatizzanti per il centro-destra, basta pensare a tutte le polemiche sul fatto che Berlusconi cerca di ottenere sempre l'appoggio della Chiesa...
    Comunque tornando al post penso anch'io che sia molto esauriente; lo stile di scrittura non è che mi piaccia tanto, alcune frasi sono veramente ingarbugliate... ma nel complesso brava Laura, bel post!

    Luca Mattarolo

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  5. Il post è molto interessante, per quanto ne so io, il movimento CL raggruppa giovani Cattolici che cercano di far entrare nelle scelte politiche i principi etici della Chiesa. Per esempio sulle leggi che riguardano la famiglia sono sempre schierati con le ideologie più conservatrici che sono più tipiche della destra rispetto alla sinistra; anche la Lega spesso fa riferimento ai Cattolici per salvaguardare le stesse tradizioni che i giovani di CL vorrebbero tutelare.
    La Chiesa Cattolica, tramite i Ciellini riesce così a far entrare in politica le sue idee e i suoi principi etici.
    Matteo Atanasio

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  6. Anche in questo post è emersa un'altra sfumatura dei giovani del romanzo che abbiamo letto su cui probabilmente avremmo difficilmente posto la nostra attenzione. Interessante, anche se non del tutto nuovo alle nostre orecchie, il secondo fine dell'appartenere al CL: trovare importanti sbocchi lavorativi subito dopo la laurea, pur non avendo i requisiti necessari; idee, pensieri e credenze ma anche interessi sotto questo movimento e ai giovani che ne fanno parte.
    Alessia Zaroccolo

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  7. A parte alcune frasi ingarbugliate, il post è bello, completo ed esauriente. Prima non sapevo molto della CL, comunque sono d'accordo con Luca sul fatto che l'abbinamento chiesa-sinistra non sia dei migliori, basti vedere cosa ha cercato di fare Berlusconi quando era viva la diatriba sul caso ELuana. A parte questo anche se non simpatizzo per la CL credo che la sua idea di missione sia veramente molto interessante, il portare aiuto a delle persone che non hanno niente e che sperano in una mano tesa secondo me è una cosa di cui andare fieri.

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  8. Hai capito la Chiesa: l'idea del fondatore era buona, ma poi...si sa, ogni idea, così come ogni uomo, ha un prezzo. E così hanno sfruttato l'immagine della CL costruita da Giussani per ottenere un preconfezionato movimento ben visto pronto per l'entrata in politica...il tramite che usa la Chiesa, solo formalmente estranea alla politica, per dire la sua in Parlamento. Se è realmente così, e non solo una mia (plausibile) idea, allora sarebbe bene smantellare questo partito. Troppe volte la Chiesa sconfina in campi cui, secondo l'ideale apostolico, non è adibita. Sarebbe ora di fermarla, per quanto questo possa apparire "blasfemo". In realtà era probabilmente l'ideale iniziale della Chiesa stessa, corrotta poi da papi attirati più dal potere temporale che quello spirituale.

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  9. brava la Laura che è riuscita a spiegare tutto questo senza a mio parere far trasparire idee proprie apparte forse nel titolo un po' troppo eccessivo..

    Elia Bonetto

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  10. Sicuramente il titolo calca un po' troppo la mano su quello che è diventata la CL, è vero che si è allontanata dai principi del fondatore, ma non possiamo tuttavia definirla una setta. Il coinvolgimento in politica lo trovo molto sbagliato, in quanto la sana struttura missionaria su cui era retta secondo me me era un'idea molto nobile che non andava sciupata con la politica e alleandosi con le varie coalizioni del centro-destra.
    Matteo Lazzari

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  11. A me sembra che comunione e liberazione abbia un'appartenenza politica che non filo religiosa. Lo dimostra il fatto che per trovare lavoro basta iscriversi al pdl! Samuele Saggiorato

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  12. Oddio quanti commentiii *___* bene, sono contenta che il post vi sia piaciuto! E luca, lo so che il mio stile di scrittura non ti piace troppo. Comunque ragazzi, mi sono trattenuta per tutto il post, almeno il titolo concedetemelo! XD

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  13. Tutti i movimenti ed associazioni religiose hanno i proprii riferimenti in politica come nel mondo imprenditoriale.
    Ma sicuramente CL vuole qualcosa in più.
    Vuole la visibilità. Non solo per se stessa, ovviamente, ma per la Chiesa più in generale.
    La visibilità ha, però, un prezzo: sporcarsi le mani.

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