“Ehi,se ne va senza voltarsi, diavolo d’un uomo!”
L’addio ad una persona cara per un lungo tempo è equiparabile alla fine della vita così come la si conosceva fino a quel momento. Pensare che quella persona non la si rivedrà più per molti o anni è molto doloroso, ma bisogna anche cercare di superare l’amarezza per cercare di ricominciare al meglio una vita che sembrava distrutta. Probabilmente l’età adolescenziale è quella più dura e dove la mancanza delle persone si sente di più, infatti si è abbastanza grandi per capire da quanto tempo se ne è andata, ma troppo piccoli per accettarlo senza rimpianti. Ovviamente il discorso si appesantisce nel caso di Alex, dove ad abbandonarlo è la sua pseudo ragazza, il che lo fa arrivare a piangere: un “duro” come lui che piange vale molto più di mille parole. Anche se l’assenza della fidanzata durerà per un anno, Alex la vede come una perdita incolmabile e duratura che lui non accetta, ma alla quale è costretto ad adattarsi. Penso che nella vita di tutti sia successo di dire addio ad una persona cara, per un certo periodo o anche per sempre. Io per esempio ho dovuto dire addio ad un amico che è dovuto tornare in Puglia e non ci sentiamo più da quel momento. Io credo che questi momenti ti rafforzano comunque, perché sono esperienze di vita che ricorrono sempre e che sempre vengono o in modo inaspettato o comunque in modo doloroso. Bisogna vivere e vivere vuol dire anche accettare le decisioni altrui e i vari dolori che ti procurerà la realtà, quindi per essere veramente vivi bisogna affrontare i problemi che ti vengono incontro e cercare di risolverli, non serve a niente scappare con la coda tra le gambe. La realtà è dura e però va affrontata e vinta, perché solo in questo modo una persona si può sentire fiera di quello che ha fatto nella vita. Anche un addio va vissuto con serenità(per quanto possibile) e va superato, altrimenti saranno un vero incubo i giorni avvenire.
Lazzari Matteo