“Sarebbero arrivati in macchina o in motorino, rombando, e non avrebbero capito nulla dell’emozione di pedalare su per la salita, nel vento o sotto il sole, coi passeri intorno”
La bicicletta è il miglior mezzo di trasporto che esista. Prima di tutto non inquina, a differenza del motorino che emette una notevole quantità di CO2. Inoltre la bicicletta si mette al tuo servizio, con lei puoi andare in qualsiasi luogo, raggiungere mete che sarebbero impossibili da visitare con un motorino, fermarti a parlare se incontri qualcuno per strada e osservare la natura e il mondo che ti circonda.
Il motorino invece non si mette a tua disposizione, ma al contrario sei tu che ti presti al suo servizio, diventando passivo e non avendo la possibilità di fermarti e contemplare lo spazio che ti circonda.
Pedalando offri la tua energia per poter andare dove vuoi e questo lega molto di più alla bicicletta creando un vero e proprio rapporto così da farla diventare una parte di te. La bici dà un senso del tempo e del movimento che non si può ottenere da un motorino. Con la bicicletta non si può andare molto veloce e questo fa sì che una persona possa imparare e conoscere il mondo esterno. Mentre sei in bici puoi sentire l’aria e il vento tra i capelli e puoi goderti il sole che splende in cielo; con il motorino invece sei costretto ad indossare un casco e quindi la testa è racchiusa in un ambiente poco confortevole. Nel motorino, l’attenzione viene portata alla potenza del motore e su fattori tecnici, mentre la bicicletta ridimensiona come uomo portando a diretto contatto con la natura permettendo di toccare piante, fiori e alberi. L’unica emozione che può dare un mezzo a motore è quella della velocità ma con i pericoli annessi.
È bello raggiungere una meta con la bicicletta anche perché per arrivare in un determinato luogo si deve far fatica, ma quanto è salutare per l’organismo! Pedalare fa sicuramente bene al fisico ma anche allo spirito; gustarsi un paesaggio splendido che altrimenti non si sarebbe mai potuto godere è una sensazione fantastica.
Matteo Atanasio