“... Martino guidava la Vespa e il Vecchio Alex se ne stava appollaiato dietro con la gola tutta secca. ...”Molto spesso, nel libro “Jack Frusciante è uscito dal gruppo” viene citata il mito motociclistico. Ma come è nata la Vespa?
Il mito della Vespa trova le sue origini nel 1946 grazie al progettista aeronautico Corradino D’Ascanio, che disegna lo scooter più famoso di tutti i tempi. Questa azienda, genovese, era nata inizialmente come fabbrica di arredi navali e di aerei per l’esercito e dopo la seconda guerra mondiale si converte in casa motociclistica grazie soprattutto al progetto Vespa. Il suo celeberrimo nome deriva, sembra, da un’esclamazione di Enrico Piaggio che, durante il collaudo esclama “Sembra una vespa” per il caratteristico suono del motore e per le sue linee. La Vespa è innovativa sotto alcuni aspetti, che appunto la renderanno famosa: il primo di questi è il telaio, assente nella Vespa in quanto è la scocca stessa a sopportare il peso delle parti meccaniche e del guidatore, inoltre la posizione del motore è decisamente singolare, esso posto vicino alla ruota posteriore in modo tale da evitare l’uso di catene o similari, rendendo quindi più leggera la moto. La vespa è la prima ad avere una posizione classica da scooter, le precedenti moto infatti presentavano il serbatoio del carburante tra le gambe. Altro particolare è il cambio a manubrio, direttamente collegato alla frizione. Il primo modello del più famoso scooter d’Italia risale, come detto al ’46 ed era il prototipo MP5 Paperino, mai andato in produzione. Fino agli anni ’90 la vespa è sempre stata, anche nei numerosi modelli prodotti, monocilindrica, con cilindrata da 50cm3 a 200cm3, rigorosamente monocilindrica monoalbero a due tempi (la benzina è miscelata con olio da motore, in percentuale che varia dal 5% al 2%) e col cambio manuale. La Vespa classica “morì” nel 2008, quando esce di produzione l’ultimo modello a 2 tempi, la PX, lasciando spazio alle più moderne e meno inquinanti 4 tempi, chiudendo così l’era classica della Vespa. Tutti i modelli odierni hanno motorizzazioni a 4 tempi, con linee ammorbidite ma che comunque mantengono lo stile dei primi modelli. La Vespa è stata per tutti gli anni ’90 il simbolo dei giovani ed a essa è stata anche dedicata una canzone dei Lunapop.
Fonti: Wikipedia, enciclopedia Grolier e vari siti motociclistici.
Faggionato Leonardo
Devo ammettere che, se fosse stato per me, non avrei tolto di produzione la Vespa "vecchio modello" che è molto meglio di quella che vendono attualmente.
RispondiEliminaQuel modello era veramente storico: basta chiedere a qualche parente (anche ai nostri padri) e molti di loro l'avranno anche avuta.
Molto spesso anche venivano modificate nei modi più assurdi: mio padre mi ha raccontato che sulla sua aveva messo perfino la radio.
Comunque bel post, molto ben documentato.
Gian Marco Carlan
Bello questo post. Io non sono un amante della vespa, non mi fa impazzire, più che altro non sono mai riuscito a capirla. Faccio un'eccezione però per il primissimo modello. Quello è veramente un capolavoro, un pezzo da museo. Ha un design meraviglioso che nessun modello postumo è riuscito ad imitare, molto moderno e avvenieristico.
RispondiEliminaNon pensavo che il modello 4 tempi fosse uscito solo nel 2008, credevo fosse più vecchio. Anche quello però in quanto a successo, non si è rivelato peggiore degli altri modelli. Il mito persiste, anche se paradossalmente il primo e l'ultimo modello non hanno praticamente niente in comune a parte il nome.
Stefano
Anche se non mi piacciono mezzi di trasporto come motorini, moto, vespe eccetera, devo ammettere che questo post è molto interessante, dato che parla della storia e di come si sviluppa un oggetto nato dalla mente dell'uomo. Complimenti a Leonardo per il lavoro svolto.
RispondiEliminaMatteo Atanasio
La Vespa è veramente una moto fantastica!
RispondiEliminaSono però d'accordo con Gian Marco che sarebbe stato meglio non mandare in fuori produzione il vecchio modello, personalmente il modello nuovo non mi ispira molto, è troppo simile ai motorini odierni, mentre il modello precedente aveva un suo stile unico che si differiva dagli altri motorini.
Post veramente interessante!!! Complimenti Leonardo!
Lombarda Diego
Allora, prima di tutto la nuova vespa (con la 'v' piccola perchè non merita di averla grande) è un obrobrio, un insulto alla Vespa originale. Certo non viaggerà come i motorini d'oggi che arrivano anche ai 100Km/h (opportunamente modificati) ma volete confrontare la vespa?! Proprio qualche giorno fa un mio amico ha messo a posto una fespa rossa che apparteneva ancora a suo padre e guidarla è spettacolare. Quando dovevo cambiare le marce mi sembrava impossibile ma poi ho capito tutto. Certo che cambiare 4 marce per arrivare a mala pena ai 50 è strano. Ma ancora più strano è la sequenza delle marce: prima c'è la prima e poi viene la folle, poi la 3^ e 4^, quindi accelera, molla l'acceleratore, premi la frizione e contemporaneamente cambia marcia, accelera gradualmente in sincronia con l'acceleratore, e tutto questo per fare i 50km/h? Ma si è divertentissimo e quando la guidi la senti molto più personale rispetto ad un qualsiasi altro motorino.
RispondiEliminaConcordo assolutamente con le prime tre righe scritte da Marco!!!
RispondiEliminaLa mitica Vespa... alcuni miei amici sarebbero disposti a spendere una fortuna per averne una, ed alcuni ci sono anche riusciti! Sono fantastiche, un ragazzo che viaggia blando blando su una Vespa poi non passa certo innosservato! Per farla partire il più delle volte bisogna stare tre ore sulla pedalina e sperare, ma ne vale la pena!!!
Luca Mattarolo
A mio parere, la vespa non è un granché. Certamente, come hanno detto gli altri, il modello vecchio non era da sostituire, ma non ci trovo niente di così spettacolare. Soprattutto per il fatto delle marce, che la rendono più difficile da guidare (già sono incapace senza) e poi l’estetica non mi fa impazzire. Nonostante tutto, ho trovato completo e interessante questo post, bravo Leo!
RispondiEliminaGiulia Vigolo
Faccio davvero fatica a capire tutto questo accanimento verso la nuova Vespa! È vero che il modello originale aveva una marcia in più rispetto a quello moderno, però personalmente ritengo che anche la nuova Vespa sia un moto più che apprezzabile per il suo stile. Se da una parte il design della compiante vecchia Vespa era unico, il ridotto tasso di inquinamento penso sia un punto a favore per quella nuova. Io adoro la Vespa e, vecchia o nuova che sia, mi piace come moto e sono fiera di possederne una!
RispondiEliminaAlessia Zaroccolo
Allora va beh, ho cercato di non esprimere opinioni rigardo alla nuova vespa per non offendere chi ce l'ha ma visto che l'hanno fatto tutti...
RispondiEliminaBeh la vespa nuova non è nemmeno degna di portare il marchio Piaggio!!! è assolutamente orribile con un design pesante e petulante, enorme e soprattutto, le marcie era l'unica cosa che rendeva la vespa speciale rispetto agli altri motorini. (Scusa Alessia)
Comunque per quello che dice Marco: nel cambio sequenziale (anche se quello della vespa non lo è a tutti gli effetti perché si può passare direttamente dalla prima alla quarta) delle moto, le marcie sono tutte disposte così: 1, N, 2, 3, 4 ecc l'unica cosa ridicola della vespa, è (come diceva Marco) che cambiare quattro volte per arrivare (se si è fortunati o in discesa) a sfiorare i 50Km/h...
Stefano
State proprio condannando la povera Vespa di ultima generazione! Non è degna di portare il marchio Piaggio, orribile con un design pesante e petulante, enorme, ma daiii... Sono d'accordo con Gian Marco che sostiene sia stato sbagliato mandare fuori produzione il vecchio modello e posso condividere in parte ciò che dice Diego (quella nuova assomiglia troppo a tutti gli altri motorini) ma, secondo me, una moto che porta il nome di Vespa è sempre una gran moto e, che ci possiamo fare, se adesso il mercato ci offre questo, come voi lo definite “obbrobrio”, noi non ci possiamo fare niente: morta la vecchia Vespa ne è uscita un'altra, con pregi e difetti rispetto a quella del passato. Alla fine è tutta una questione di gusti: onoriamo il grande mito Vespa che ha fatto sognare i nostri nonni e i nostri genitori e accettiamo e apprezziamo la nuova versione con le sue tecnologie e i suoi vantaggi senza, però, condannarla.
RispondiEliminaAlessia Zaroccolo
Io non posso non commentare questo post! Io adoro la Vespa,soprattutto i vecchi modelli,specialmente la Vespa Special è stupenda. Penso che il modello nuovo non sia molto bello, preferisco la mia PK. Quest'estate avrò l'onore di poterla guidare, era di mio nonno, l'ha tenuta molto bene. Comunque la Vespa è una bella moto non riesco a dare una spiegazione, mi piace punto. Alessia non devi offenderti è questione di gusti, tranquilla. Noi preferiamo quella vecchia tutto qui.
RispondiEliminaMarta Iselle
Anche io sono d'accordo con Marco e Luca, la vecchia VESPA è inimitabile, e non è assolutamente paragonabile al normale scooter di oggi che la piaggio vuole passarci come Vespa. COncordo pienamente con Marta, la 50 special è fantastica. Spero un giorno di poter guidare la 50 special di mio nonno verde mare metallizzata, anche se non sarà una desmo 16!. Comunque bel post Leo, molto completo, dettagliato ed esauriente, bravo!
RispondiEliminaNon mi intendo molto di motori e moto in generale, ma basandomi sul post di Leonardo, sui commenti precedenti e sulla mia (poca) esperienza personale, devo dire che la vecchia Vespa era ed è un modello inimitabile che non si è meritata di uscire dal mercato. Non posso nè condannare nè assolvere la nuova vespa, dico solo che quella vecchia era un motociclo straordinario. Bel post comunque, completo e dettagliato.
RispondiEliminaAlessandro Bregalda
Posso dire che la Vespa in sé non mi ha mai attirato, e non mi attira tutt'ora. Quello che però ammiro è la storia che ha fatto il vecchio modello, le avventure che ha vissuto nei suoi colori,rumori,marce ed elaborazioni. Sicuramente un motorino storico, come il Ciao e la Vespa stessa, ha il suo fascino, ma lo perde quando diventa 4 tempi e dellla vecchia linea non ne rimane altro che la vaga somiglianza e il nome. Per esempio chi lo vorrebbe un Ciao nuovo di fabbrica? Senza offesa per Stefano, penso che non ce ne siano molte di persone. Invece molte lo prendono usato per la storia che ha, altre ce lo hanno in famiglia dai nonni o dai genitori e quindi è una cosa di famiglia. Quello che voglio dire è che motorini come questi hanno di bella la storia, ma se gliela togli per me valgono gran poco.
RispondiEliminaMatteo Lazzari
A me la vespa non è mai piaciuta per la linea e il rombo strano del motore... A tanti piace proprio perchè è fatta così, tuttavia io la trovo ugualmente come dire, vecchia.
RispondiEliminaVa be che poi suppongo che ben o male tutte le case motociclistiche di cinquantini si siano ispirate alla vespa, ma la forma usata già era diversa. Preferirei viaggiare su un NRG o un Phantom piuttosto che una vespa.
E poi le marce su un cinquantino a che servono?
Non capisco che ha di speciale rispetto agli altri motorini.
Samuele Saggiorato
Mitica la Vespa, anche dopo tanti anni rimane il motorino per eccellenza. Mi è piaciuta la storia della Vespa, e il fatto che Enrico Piaggio abbiamo detto che sembra una vespa. L'immagine è fatta molto bene. Purtroppo però non ho ancora il patentino, pur avendola provata.
RispondiEliminaKristian Ristov
Io sono un appassionato di moto e motorini e dico che la vespa vecchia (vecchia sottolineiamolo) ha fatto "la storia" del secolo scorso. La Piaggio ha commesso un grandissimo errore a ritirarla dal mercato e rimpiazzarla con un modello che (diciamocelo) non è degna di portare questo marchio...
RispondiEliminaDenis Guerra