A sinistra tipici passatempi degli anni '90 contro quelli usuali dei giorni nostri, a destra
Come trascorrevano il loro tempo libero i ragazzi degli anni ’90? Alex, ad esempio, quando non aveva niente di importante da fare (praticamente quasi sempre!) prendeva la bicicletta e andava a farsi un giro per le vie di Bologna, oppure con la stessa andava a trovare la sua amata Aidi e trascorreva i pomeriggi con lei. Altre volte se ne stava tranquillamente in camera sua ad ascoltare musica. Questi sono tre dei più comuni passatempi degli inizi degli anni ’90, ai quali vanno aggiunti i giri in motorino, le partite di calcio per strada o comunque dove possibile, le “vasche” in centro e i pomeriggi piovosi trascorsi davanti alla tv a guardare Beverly Hills 90210, Otto sotto un tetto, Willy il principe di Belair… programmi più “infantili” e cartoni animati come i Power Rangers, Batman, Sailor Moon, Holly e Benji (trasmessi per lo più da Bim Bum Bam). Importante fu anche l’uscita nel 1996 della mitica console Nintendo64 con giochi come The Legend of Zelda, Ocarina of Time e Super Mario 64. Fu predecessore dei vari Game Boy e della Nintendo Wii e rivale della Play Station che in quegli anni (1995) lanciava in Europa il primo modello.
Oggi molte cose sono cambiate. Le bici non si usano più così spesso e generalmente si esce molto meno di casa anche durante bellissime giornate di sole. Ora i passatempi si possono riassumere principalmente in cellulari, con i quali si possono fare le cose più disparate: dall’ascoltare musica a navigare su Internet, ma soprattutto inviare SMS/MMS agli amici; videogiochi, evoluti ormai in una maniera pazzesca, dalla Play Station 3 alla Nintendo Wii sopra citata fino alla XBOX360, che sta addirittura progettando dei giochi in 3D; infine i social network come Facebook che permettono dal proprio computer di casa di chattare con tutti gli amici in linea, di condividere foto, di conoscere gente nuova e tanto altro. Anche il mondo televisivo si è ingrandito e ora i programmi proliferano alla grande, dai più stupidi e inutili come i reality show a quelli veramente interessanti come alcuni documentari e tutti rigorosamente seguiti, forse più i primi dei secondi…
Ecco allora che i giovani d’oggi, con tutte queste piacevoli e divertenti tecnologie a portata di mano, trascorrono sempre più il tempo libero rintanati in casa e magari soli. Certo, non esageriamo! I giri in centro non hanno perso popolarità e in estate i partitoni di calcio si disputano ancora, però questi momenti si sono molti ridotti. Ciò che si è assottigliato soprattutto è il rapporto umano tra le persone: chattando su Facebook e “messaggiando” con i telefonini tutto diventa impersonale e alle volte addirittura automatizzato… non come negli anni ’90 che si andava porta a porta per trovarsi in compagnia! Questo fa pensare e porta alla fatidica domanda che in molti si pongono: non è che oggi viviamo troppo agiatamente e sarebbe meglio tornare alle vecchie abitudini, a cominciare dai passatempi, più salutari e “sociali”?
Come trascorrevano il loro tempo libero i ragazzi degli anni ’90? Alex, ad esempio, quando non aveva niente di importante da fare (praticamente quasi sempre!) prendeva la bicicletta e andava a farsi un giro per le vie di Bologna, oppure con la stessa andava a trovare la sua amata Aidi e trascorreva i pomeriggi con lei. Altre volte se ne stava tranquillamente in camera sua ad ascoltare musica. Questi sono tre dei più comuni passatempi degli inizi degli anni ’90, ai quali vanno aggiunti i giri in motorino, le partite di calcio per strada o comunque dove possibile, le “vasche” in centro e i pomeriggi piovosi trascorsi davanti alla tv a guardare Beverly Hills 90210, Otto sotto un tetto, Willy il principe di Belair… programmi più “infantili” e cartoni animati come i Power Rangers, Batman, Sailor Moon, Holly e Benji (trasmessi per lo più da Bim Bum Bam). Importante fu anche l’uscita nel 1996 della mitica console Nintendo64 con giochi come The Legend of Zelda, Ocarina of Time e Super Mario 64. Fu predecessore dei vari Game Boy e della Nintendo Wii e rivale della Play Station che in quegli anni (1995) lanciava in Europa il primo modello.
Oggi molte cose sono cambiate. Le bici non si usano più così spesso e generalmente si esce molto meno di casa anche durante bellissime giornate di sole. Ora i passatempi si possono riassumere principalmente in cellulari, con i quali si possono fare le cose più disparate: dall’ascoltare musica a navigare su Internet, ma soprattutto inviare SMS/MMS agli amici; videogiochi, evoluti ormai in una maniera pazzesca, dalla Play Station 3 alla Nintendo Wii sopra citata fino alla XBOX360, che sta addirittura progettando dei giochi in 3D; infine i social network come Facebook che permettono dal proprio computer di casa di chattare con tutti gli amici in linea, di condividere foto, di conoscere gente nuova e tanto altro. Anche il mondo televisivo si è ingrandito e ora i programmi proliferano alla grande, dai più stupidi e inutili come i reality show a quelli veramente interessanti come alcuni documentari e tutti rigorosamente seguiti, forse più i primi dei secondi…
Ecco allora che i giovani d’oggi, con tutte queste piacevoli e divertenti tecnologie a portata di mano, trascorrono sempre più il tempo libero rintanati in casa e magari soli. Certo, non esageriamo! I giri in centro non hanno perso popolarità e in estate i partitoni di calcio si disputano ancora, però questi momenti si sono molti ridotti. Ciò che si è assottigliato soprattutto è il rapporto umano tra le persone: chattando su Facebook e “messaggiando” con i telefonini tutto diventa impersonale e alle volte addirittura automatizzato… non come negli anni ’90 che si andava porta a porta per trovarsi in compagnia! Questo fa pensare e porta alla fatidica domanda che in molti si pongono: non è che oggi viviamo troppo agiatamente e sarebbe meglio tornare alle vecchie abitudini, a cominciare dai passatempi, più salutari e “sociali”?
Luca Mattarolo
Secondo me sarà a dir poco impossibile tornare indietro, cioè, non riusciremo mai a fare a meno del computer, di facebook, e delle varie piattaforme esistenti oggi. Inoltre, secondo me, i momenti in compagnia non sono diminuiti. alla fin fine sono solo cambiate le fasce d'età: oggigiorno si vedono molti bambini tra gli 8 e i 12 anni con PSP, Nintendo DS o altri in mano, ma dai 13-14 in su trovi sempre ragazzi in giro con amici, a giocare a calcetto eccetera. Si è di fronte a quello che oserei definire "un cambio generazionale", nella buona o nella cattiva sorte.
RispondiEliminaLeonardo
“Il principe Willy il super figo di belaaair…”, ragazzi che robe. Si lo so, non sono vissuto negli anni ’90 ma ci sono solo nato; fatto sta che in ogni caso ho dei ricordi (e anche belli) di quello che ha scritto Luca.
RispondiEliminaI tempi sono parecchio cambiati, anche se sono passati “solamente” una ventina d’anni. I cartoni di una volta non li mandano praticamente più in onda: Holly e Benji, Dragon Ball (anche se bisogna dire che ogni tanto e riproposto), Arale, i Digimon (wooo...!), i Pokemon (e con Pokemon intendo i primi 99, non gli altri migliaia inseriti recentemente x poter continuare la serie… sempre più pessima), sono stati sostituiti dagli odierni Gormiti, dalle Winx e da tanti altri che non meritano di essere menzionati (a mio parere!).
È vero che ora abbiamo cellulari, social network, videogiochi & Co., ma nonostante tutto secondo me (a parte dei casi) la bicicletta e la partita a pallone non vengono per nulla ripudiati, anzi! Quest’estate penso che su facebook l’ultima notifica che avrò fino a Settembre sarà datata 9 giugno 2010.
Luca complimenti, un bel post scritto bene bravo :)
Matteo Zoppello
Quanti bei ricordi!Comunque ha ragione Luca una volta i ragazzi passavano molto più tempo fuori.Ora i pomeriggi si trascorrono sempre più rinchiusi in casa e non va bene.
RispondiEliminaIo credo che sia giusto trovare un equilibrio tra le nuove tecnologie e i "vecchi" salutari passatempi!
Marta Iselle
Effettivamente questa generazione è parecchio diversa da quella degli anni 90. Come ha detto Luca, si stanno diffondendo sempre di più queste nuove invenzioni che secondo me ci schiavizzano. Alcuni ragazzi già a scuola immaginano come sconfiggere il nemico del video-game. Anche al telegiornale hanno trasmesso alcuni video di ragazzini che si innervosivano se non riuscivano a concludere una partita. A mio parere stanno solo esagerando. Okay, una partita ogni tanto con gli amici ci sta bene, ma diventare dipendenti di un computer un po’ meno. Concordo su quello che ha detto Zopp sui cartoni, quelli di adesso hanno sempre meno successo. Bel post Luca!
RispondiEliminaGiulia Vigolo.
Forse nella nostra fascia d'età non sono cambiati i passatempi e si passa molto tempo fuori (anche se ho forti dubbi), ma non si può dire che i bambini fino ai 12-13 anni (ma non sono rari anche casi oltre questa fascia d'età) passino molto tempo fuori. Incollati a qualsiasi tipo di schermo a non fare niente e in tanti casi a diventare ciccioni! Gente che poi diventa sofferente al sole o cresce male in altri modi (sia fisici che psichici), sembra un po' un'esagerazione ma ho visto diversi casi simili a quelli descritti.
RispondiEliminaStefano
A questo punto mi tocca prendere le difese dello stare rintanati/segregati in casa e dedicarsi al computer: secondo me non ci si perde molto rispetto all'andar fuori; senza contare che nel mio caso mi provoca emicrania ecc.ecc. Ancora rimpiango "Willy il Principe di Belair"...sto rivivendo la sigla, la scena in qui seduto sul trono ruota ignorando la legge di gravità...bei tempi quelli. Ma, viene da chiedersi, perchè c'è stato questo cambio di tendenze. Evidentemente c'è un reale maggior interesse verso il computer, con tutte le possibilità che offre, rispetto all'"andar fuori con gli amici". Sinceramente le cose che terrei dello "svagarsi agli anni 90" sono: otto sotto un tetto (quanto era divertente...), la playstation 1 con i giochi in 1/2D, di cui ho ancora qualche rimasuglio in casa (parlo dei primi Crash Bnadicoot ed altri pezzi d'epoca del genere), e Salior Moon (ho ancora qualche flashback della sigla in cui c'è un presunto uomo in nero con la tuba e il mantello sopra un palazzo con la luna di fondo ma potrei sbagliarmi). Tutte cose che dovrebbero essere tutelate dall'UNESCO, altro che dimenticate.
RispondiEliminaIo, sinceramente, penso che ogni persona impiega il proprio tempo libero come vuole e non sono gli anni più di tanto a far cambiare le cose.
RispondiEliminaCerto, bisogna dire che una volta molta più gente si divertiva andando fuori, ma questo perché non i ragazzi ed i bambini di allora non avevano i nostri stessi passatempi.
Ai giorni nostri, invece, si possono notare sempre più persone che possiedono dei giochi elettronici che invogliano a rimanere a casa.
Ed è qui che quando una persona si lascia trascinare troppo finisce per perdere degli interi pomeriggi a giocare alla playstation o chattare su facebook.
No. Una persona intelligente dovrebbe sapersi gestire il proprio tempo, imponendosi delle regole tipo: <>.
Se non si riesce a fare ciò, quindi, si rischia di divenire “schiavi” di questo mondo, non uscendo più di casa e, di conseguenza, non relazionandosi più con gli altri.
Denis Guerra
concordo pienamente con Zoppello..Azzard, l'A team, Willy il principe, Arale, Dragon Ball, Pokemon, Digimon...Le prime serie...mitiche...anche il nintendo64, il game boy, la prima play station....non eravamo adolescenti per poter godere pienamente di tutto...ma in un certo senso li abbiamo vissuti anche noi!!e sono stati anni fantastici...Cartoni come la prima serie dei Pokemon, o telefilm come Willy il principe di Belair o Otto sotto un tetto non li fanno più..oppure li fanno ma fanno pena se paragonati a questi...DECISAMENTE PENA!
RispondiEliminaElia Bonetto
E' effettivamente vero che molti di noi (me compreso chiaro) rimpiangono alcuni dei passatempi più in voga della decade appena passata. A me piacerebbe molto tornare in quegli anni per rivedere quello che facevo nei pomeriggi, molto probabilmente anche altri vorrebbero farlo. Però i più sicuramente non vorrebbero rinunciare ad alcune cose introdotte negli ultimi anni che ormai sono diventate insostituibili, come ad esempio il telefono cellulare o, più recentemente, Facebook.
RispondiEliminaGian Marco Carlan
Non si dovrebbe nemmeno paragonare come si trascorreva il tempo una volta e come lo si trascorre adesso. Negli anni Novanta non avevano certi servizi come Facebook, le varie console, ecc... ma si divertivano forse più di adesso giocando all'aria aperta dando tre calci a un pallone. C'è da dire che, però, tutt'oggi i luoghi idonei a fare questi tipi di attività scarseggiano (almeno nel mio paese) ed è forse questo che ci penalizza, favorendo a volte la PS3 o la PSP ad un giro in bicicletta. Infine, come detto nei vari commenti precedenti, anche a me piacerebbe tornare indietro nel tempo e rivedere le serie TV e i cartoni che andavano in voga. Bei tempi...
RispondiEliminaAlessandro Bregalda
Io penso che questo discorso valga più per i bambini che per noi ragazzi/adolescenti. Io passo tutti i pomeriggi fuori con gli amici, scuola permettendo. Personalmente ricorro a facebook, Xbox o televisione solo nei momenti di noia o magari prima di andare a dormire. E anche la maggior parte dei miei amici ha queste abitudini.
RispondiEliminaUn discorso diverso è per gli under13, che sono perennemente chiusi in casa: girando per il mio paese ho notato che le persone che passeggiano/stanno all'aperto con gli amici sono per la maggior parte composti da giovani che frequentano o hanno da poco finito le scuole superiori. Di bambini che giocano a calcio se ne vedono solo che di rado, mentre quando ero piccola io era l'occupazione di ogni pomeriggio.
Speriamo che crescendo questi bimbi cambino.
Federica Magnabosco
Credo proprio che qualche volta bisognerebbe tornare ai vecchi passatempi. Ma se si pensa a noi giovani di oggi, se si comincia a togliere la televisione e di conseguenza il computer e relativa play statio xbox ecc, i ragazzi non hanno la più pallida idea di cosa fare per occupare quel tempo che prima trascorrevano con la loro migliore amica tv. La tecnologia è bella ma bisogna riuscire a comprenderne i limiti, e quindi non abusandone( questo è un tema già visto su un blog in parole fantasiose).
RispondiEliminaProgetteranno pure giochi in 3d, ma i migliori giochi rimangono sempre quelli per GameBoyColor e Playstation1 (Ōkami a parte).
RispondiEliminaComunque la nostalgia per i vecchi cartoni animati è difficile da provare, visto che mediaset ogni tanto li dissotterra per coprire buchi nel palinsesto.
@Zopp, i primi pokèmon erano 151, non 99.
@Luca DZ, Giochi in 1D? Impressionante.
Oddio cosa leggo: Otto sotto un tetto, davvero stupendo e inimitabile: ricordo ancora l'ora in cui veniva trasmesso (Italia1 alle 18) e le risate che mi facevo con i miei nonni guardandolo. Nulla da dire anche agli inimitabili cartoni animati e ai grandi classici della Disney prodotti in quegli anni; oggi, guardando mia sorella (nata nel 2004) e la sua generazione, mi rattrista un po' vedere quali sono divertimenti televisivi che vengono proposti come dopo-scuola: alcune volte mi chiedo se sono io “troppo vecchia” perché certe cose faccio fatica a capirle e mi chiedo come possa un bambino trovare svago e divertimento guardando quella roba. Però, ogni sera, ripropongo alla mia sorellina i grandi vecchi classici e noto, con soddisfazione, che li apprezza con molto piacere nonostante gli anni siano passati. Passando ai social network, Facebook non è da condannare: sta ad ognuno di noi saperne fare il giusto uso; certo, se un mio amico mi chiama fuori per un giretto in Vespa o per un gelato, spengo ben volentieri il computer e esco di casa senza pensarci troppo!
RispondiEliminaAlessia Zaroccolo
Primo : Quoto Alberto, giochi in 1D, impressionante!.
RispondiEliminaSecondo : beh io credo che lo sviluppo delle tecnologie porti a questa "tecnoindipendenza" da parte di molte persone, il più delle quali la usa in modo sbagliato, ovvero giocare al pc tutto il giorno, poltrire per ore e ore davanti a uno schermo e cose simili, mentre qualcuno la sfrutta in modo positivo operando per la collettività. Purtroppo al giorno d'oggi telefilm del calibro di Otto sotto un tetto, il principe di bel Air, cartoni animati come Holly e Benji( dalla fisica molto singolare) non ci sono più, anzi la televisione di oggi è inquinata da robaccia come "IL grande fratello", "L'isola dei famosi" , "la pupa e il secchione"...insomma ci siamo capiti.
Secondo me tornare alle vecchie abitudini è impossibile, e se ogni generazione tornasse alle vecchie abitudini, al giorno d'oggi saremmo all'età della pietra.
In definitiva sono d'accordo con Marco, la tencologia è bella e offre delle risorse che possono permetterci di ampliare le nostre conoscenze e fare chissà quante altre cose, ma bisogna saperla usare, e non abusarne o usarla nel modo sbagliato.
Le serie televisive saranno cambiate, ma per il resto non è tanto diverso. A me piace andare a giocare a calcio, piace ascoltare la musica e piace andare in giro in motorino.
RispondiEliminaUna vita sempre e solo sul PC non è vita, uno non può passarla chiuso in camera a chattare su facebook. Un pò diverso è il discorso dei videogames. Mi ricordo che circa 10 anni fa quando avevo quindi 5-6 anni i miei genitori mi comprarono il game boy color. Per l'epoca era è mostro tecnologico, mentre oggi è spazzatura. E pensare che ogni tanto lo ritiro fuori per giocare al mitico super mario :-) . Non si possono mettere a confronto Playstation 1 e Playstation 3, game boy color e nintendo DS , i miti degli anni 90 ne uscirebbero devastati.Tanta gente dice che l'evoluzione tecnologica sta influendo forse troppo sullo stile di vita che abbiamo. Per finire il discorso,50 anni fa non esisteva nulla della tecnologia che abbiamo oggi.
Io ho provato più di qualche volta a usare per bene il cellulare (nel senso averlo sempre dietro acceso e messaggiare a tutto spiano) però non ce la faccio, lo reputo noioso (soprattutto perchè sono lento a scrivere).
Per chattare quando serve uso di più msn come fa tanta gente. 20 anni fa o chiamavi per telefono o andavi direttamente a riferire il messaggio al diretto interessato.
Non so che altro dire a proposito.
Samuele Saggiorato
Ma si ragazzi, ormai è un discorso fatto e stra fatto! Stare o non stare rinchiusi a casa ha i suoi lati positivi, come quelli negativi! Certo, stare chiusi in casa davanti ad uno schermo piuttosto che uscire all'aria aperta e ridere e scherzare con gli amici, può sembrare veramente drammatico, ma c'è a chi piace! E poi, grazie alla tecnologia e ai social network, ora ci si può tenere in contatto con amici e parenti anche molto lontani, cosa che era parecchio difficile, prima. Quindi, a mio parere è inutile sputare veleno su veleno alla tecnologia, in quanto, le dobbiamo molto!
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